Le infografiche sono diventate ormai un aspetto molto importante della strategia di marketing delle aziende; stanno spopolando perché rendono più facile la comprensione e la lettura di numeri, statistiche, concetti, idee.
E’ una modalità semplice e diretta di comunicare dati ed informazioni altrimenti complessi e molte aziende approfittano di questo strumento per ottimizzare la propria comunicazione, per promuovere argomenti specifici e dargli “viralità” con maggiore semplicità.
Fare qualche schema prima di iniziare a creare infografiche
Prima di cominciare a crearle conviene prendere carta e penna e buttare giù uno schema:
- Più organizzati e precisi sono i dati che dobbiamo rappresentare, migliore sarà il risultato finale. Divideteli per categorie, unità di misura e altri insiemi che aiutino a portare ordine.
- Attribuite ad ogni gruppo di dati un colore netto, che vari d’intensità ma non di tono.
- I colori si devono ben distaccare dal fondo, e mai confondere tra di loro altrimenti viene meno uno degli obiettivi di comunicazione fondamentali: la chiarezza.
- Legende e titoli: scegliete dei font comprensibili, di facile lettura, e soprattutto favorite un impaginato che renda chiaro cosa si riferisce a chi.
- Non create una infografica solo perché avete voglia di farlo. Realizzatela per parlare di cose complesse nel modo più semplice che vi viene in mente.
Sappiamo tutti ormai che gli elementi visivi ci permettono di memorizzare con maggiore facilità informazioni rispetto ad elementi testuali. Inoltre, riusciamo a leggere ed interpretare dati e processi in modo più semplice e veloce.
Questo perché i contenuti visivi sono percepiti con maggiore facilità dal nostro cervello rispetto al testo.
Punti di forza dell’infografica
- Ottimizzare la visibilità dell’azienda
- Generare la condivisione del contenuto
- La semplicità di memorizzazione dell’informazione da parte dell’utente
- Generare interesse sull’argomento trattato
- Generare traffico sul sito di appartenenza
- Aumentare il traffico organico agevolando anche il lato SEO
- Può generare viralità quindi una possibile copertura globale difficilmente raggiungibile con altri strumenti
- Identificare l’azienda e la persona che hanno condiviso l’argomento come ‘soggetti attivi’ pronti a fornire stimoli nuovi e contenuti originali ed interessanti
L’aspetto visuale è, naturalmente, essenziale in un’infografica, ma può dipendere da numerosi fattori, come il budget e le risorse disponibili.
Avere a disposizione un team di design creativo all’interno della propria realtà è sicuramente un vantaggio, sia per quanto riguarda l’organizzazione generale che in termini di budget. Rivolgersi a consulenti esterni è un’ottima idea per garantirsi un risultato adeguato alle aspettative.
Ci sono anche molti strumenti online e offline (come i software online open source come Canva o Venngage) che ci possono aiutare a creare infografiche accattivanti autonomamente.
Studiare i dati
Non dobbiamo però pensare che le infografiche però non nascono dal nulla, la selezione dei dati non si trova solamente sul web, spesso occorre spulciare giornali e riviste di settore.
Per ottimizzare i dati più importanti in un’infografica bisogna individuare le fonti, studiare articoli ed evidenziare numeri utili al tuo pubblico. La forma artistica viene dopo: prima occorre svolgere un lavoro certosino di selezione ed elaborazione dei dati per dare al tuo target di riferimento un contenuto utile.
Questo è il primo motivo per cui tutti amano le infografiche: sintetizzano dati utili in una forma facile da leggere; di conseguenza l’infografica è un elemento di valore da condividere con follower, fan, lettori, utenti Pinterest.
Un altro motivo che porta le infografiche negli interessi e nelle ricerche degli utenti: il contenuto, ma esige un investimento.
Creare un’infografica vuol dire investire risorse (denaro, tempo) per ottenere qualcosa in cambio. Ad esempio per guadagnare delle condivisioni sui social.
Raccogliere i dati
Sicuramente la parte più importante di un’infografica è la fase di raccolta dei dati in cui bisogna essere più precisi e metodici possibile.
E’ bene informarsi sugli argomenti che si tratteranno anche mediante ricerche sul web, generando elementi utili a completare il lavoro; affidarsi a riviste, studi di ricerca, lavori in campo accademico possono essere delle ottime risorse.
Quando utilizziamo risorse esterne per ottenere dati utili allo sviluppo di un’infografica dobbiamo:
- Usare dati recenti: risorse datate potrebbero sembrare un espediente per ingannare l’audience.
- Usare dati precisi: controllare che le cifre siano quelle esatte e che queste ultime provengano da fonti affidabili.
- Usare dati originali il più possibile.
Non va mai sottovalutato il contenuto che si va a trattare; bisogna avere idee chiare perché tutto può diventare informazione, ma la qualità di quello che forniamo a terzi determina anche il riconoscimento del nostro lavoro e della nostra dedizione.
Occorre, comunque fare attenzione perché creare dei prodotti di bassa qualità vuol dire perdere tempo ed eventualmente anche rovinare la propria immagine. Meglio magari investire e farsi aiutare da uno specialista.
Creiamo contenuti accattivanti ed originali e lasciamo che l’infografica faccia il resto!!!