La tua reputazione è il tuo investimento più importante? …. SI
Per avere successo professionale bisogna fare Personal Branding. Viviamo in un’era in cui il web rappresenta un canale polivalente, che permea tutte le sfaccettature della nostra realtà quotidiana.
Nel mondo del lavoro e delle relazioni, la rete non solo misura la presenza di un utente online, ma ne definisce anche la Web Reputation, attraverso il giudizio degli altri utenti.
Se vuoi “vendere” bene te stesso, devi saper comunicare correttamente e presentarti al meglio, facendo Personal Branding.
Si tratta di una semplificazione che non considera la complessità dell’essere umano, ma che può essere utile per cercare di comprendere meglio i meccanismi della Web Reputation.
La Web Reputation costituisce quindi di un’attività strategica, fondamentale non solo per le aziende (che attraverso il monitoraggio della Web Reputation possono capire qual è l’opinione diffusa on line riguardo il proprio operato), ma anche per chiunque abbia la necessità di posizionarsi positivamente sul mercato online.
“Ci vogliono vent’anni per costruire una reputazione e cinque minuti per rovinarla. Se pensi a questo, farai le cose in modo diverso.” Cit. Warren Buffett
In tutte le epoche la credibilità e la fama sono state dei fattori economici molto importanti in grado di delineare il confine fra successo e fallimento.
Perché è importante misurare la reputazione personale sul web?
Nell’era della visibilità e della comunicazione online, diventa fondamentale apparire sul web ed essere rintracciabili nella giusta maniera.
Per questo è indispensabile monitorare e orientare la propria visibilità sul web, anche perché i motori di ricerca selezionano continuamente i contenuti in base a proprie regole e la facilità di comunicazione online permette un rapido cambiamento della reputazione personale, se non adeguata al web.
Tutto ciò che riguarda le proprie esperienze professionali, ma anche personali, entra in gioco nel misurare la reputazione personale.
L’esperienza, a volte, non è sufficiente per posizionarsi in maniera adeguata sul web, ecco perché è importante affidarsi a strumenti come “me on the web”, introdotto da Google, per monitorare in tempo reale quello che succede intorno al tuo nome, azienda o brand, ovvero la gestione della reputazione in rete.
Come funzionano gli strumenti per misurare la reputazione personale online?
Solitamente si può ricevere una notifica quando i propri dati vengono visualizzati in rete e, in un secondo momento, rimuovere i contenuti indesiderati dai risultati di ricerca. Sono diverse le applicazioni che consentono questo monitoraggio, dal momento che i social network hanno reso indispensabile conoscere il modo in cui parlano gli utenti del web.
Per questo motivo, consiglio di pianificare una strategia adatta alla situazione e di monitorare periodicamente Google e social network, stilando una lista dei possibili problemi che si possono riscontrare nel misurare la reputazione personale.
Inutile sottolineare, quanto sia necessario aggiornare il web di contenuti idonei, curare blog, articoli, profili e pagine personali, utilizzando anche le tecniche SEO per assicurare una maggiore visibilità al proprio profilo, in modo da poter misurare la reputazione personale in maniera costante.
Un profilo personale, però, può essere anche modificato in base ai contenuti pubblicati da altri, come immagini personali, commenti poco professionali, ecc …; quindi meglio misurare la reputazione personale, analizzando anche tutto ciò che potrebbe riguardarvi indirettamente.
Oggi moltissimi scrivono recensioni, pubblicano foto, bloggano e postano sul web, lasciando un’impronta digitale indelebile che parla di te e del tuo lavoro e ,che lo voglia o no, influenzerà le scelte dei prossimi clienti
A questo punto prova a farti una domanda
Perché se hai la necessità di risolvere un problema (in famiglia, sul lavoro, fisico,…) cerchi il miglior specialista e chiedi informazioni a chi ha avuto esperienze precedenti o ad esperti del settore? Perché prediligi una certa automobile, un cellulare o un paio di scarpe?
Per la sua reputazione, per quello che si racconta del suo passato professionale, per le sensazioni e le aspettative che trasmette o per la forza del suo brand (che sia personale o aziendale)
Ecco, quindi, l’equazione del successo:
reputazione = opportunità = business/guadagno
e di conseguenza, in un mondo web oriented:
reputazione = web reputation
Con la sempre maggior ‘invadenza’ dei motori di ricerca (Google, Bing …), dei Social Network (Facebook, Instagram, …), delle piattaforme di instant messaging (WhatsApp, Telegram, Messenger), dei market place basati su recensioni e reviews (Booking, Amazon, Tripadvisor), ciò che si racconta di te in rete segna la differenza fra ricchezza e prosperità o fallimento e disperazione.
Rifletti a fondo su quali siano le vere leve del successo nell’era dell’informazione
Mettitelo bene in mente: una recensione negativa, una vicenda poco chiara, un’omonimia pericolosa, una foto o un video pubblicati in un momento di debolezza o privato, o anche il semplice anonimato online possono pregiudicare la tua carriera o attività negli anni a venire.
Come fare Personal Branding per migliorare la reputazione digitale
Innanzitutto, la prima azione per rendere efficace il Personal Branding sul web, consiste nel prendere coscienza della propria reputazione digitale.
Successivamente, per quanto possibile, occorre individuare e rimuovere, se possibile, eventuali contenuti che possono rivelarsi deleteri per la propria immagine.
Ecco alcune azioni consigliate per farlo
Google-are il proprio nome
Fai una ricerca del tuo nome su Google, per capire quali sono i primi contenuti che il web associa alla tua persona. Fai richiesta di rimozione di eventuali contenuti non coerenti con l’immagine che desideri costruire.
Impostare i filtri della privacy
Rendi pubbliche e accessibili solo le informazioni che possano influenzare positivamente il giudizio esterno. Questa regola è particolarmente indicata per Facebook: se hai sempre utilizzato questo social network per un utilizzo personale e di svago, anziché per fare Personal Branding, rendi l’accesso al tuo profilo privato.
Mettere un filtro a se stessi
Fai molta attenzione a non esporti in modo eccessivamente critico sui social, in termini politici, religiosi, ecc. Alcuni commenti potrebbero compromettere seriamente la tua Web Reputation.
Creare un profilo LinkedIn
Nessun social è più indicato di LinkedIn per fare Personal Branding in modo professionale: potrai creare un vero e proprio cv online, con tanto di materiali interattivi. Arricchisci il più possibile il profilo biografico, offrendo dettagli sulle tue esperienze personali e professionali. Integra i contenuti: inserisci collegamenti e contenuti che valorizzino le tue competenze.
…. ma sopratutto
Creare un proprio spazio sul web
Un eccellente modo di ottimizzare la tua reputazione digitale e rimpiazzare i contenuti negativi con altri positivi è proprio avere un tuo spazio sul web, che sia un blog o un sito personale, con nome e cognome nella URL.
Esistono tanti servizi che permettono di costruire un sito o un blog accattivante, senza necessariamente conoscere linguaggi di programmazione e a un costo contenuto (WordPress, Jimdo, Blogger…).
Se crei il tuo spazio personale online, non solo avrai una sorta di ‘book professionale’, ma in poco tempo potresti comparire tra i primi risultati nei motori di ricerca, grazie al sistema di indicizzazione di Google.
Una volta ottimizzata la tua Web Reputation e dopo aver rimosso, i contenuti negativi (se si riesce e nella quantità possibile), potrai continuare a fare Personal Branding, grazie alla produzione di nuovi contenuti positivi, in linea con l’immagine di te che vuoi promuovere in siti, blog, social network.
Per questa ragione spesso tra gli addetti ai lavoro online si sente dire: “Tu sei ciò che Google dice”.
Per creare la nostra presenza su internet è fondamentale creare contenuti buoni e positivi.
Le regole per cominciare a creare una buona reputazione online sono solo due:
- creare un ritratto veritiero di ciò che siamo
- assicurarsi che la gente lo possa trovare
La creazione di contenuti comprende:
- un sito per te o il tuo business;
- alcuni profili social;
- foto, video e altri media;
- autorità e longevità;
- tag, conversazioni e commenti.
Siti di qualità elevata ottengono un Page Rank più alto da parte di Google e quindi compaiono più in alto nei risultati di ricerca. Come fanno i motori di ricerca a decidere quali siti sono qualitativamente migliori? Una delle caratteristiche prese in considerazione è proprio la data della messa online del sito: più il sito è longevo, più Google lo considera importante e gli dà visibilità.
Ecco perché la gestione della reputazione dovrebbe essere una parte integrata nello sviluppo del tuo marchio personale e/o della tua strategia di business.
Prevenire è meglio!
Un flusso costante di contenuti pertinenti, informativi e stimolanti è in grado di creare un cuscinetto contro i contenuti indesiderati rendendo più difficile, per i risultati negativi o fuorvianti, dominare i motori di ricerca.